ABSTRACT DEL KEBOOK
Rosalinda si irrigidì, e ci mise un po’ prima di parlare. «Mi è sempre piaciuto scrivere, sin da quando ero piccola. Però adesso non trovo più molto tempo per farlo, tra la scuola e altri impegni. Così tengo quel diario per scrivere solo alcuni pensieri. Soprattutto quelli che non vogliono andare via dalla mia testa, ha presente? Quelli così pesanti che quasi mi schiacciano, e allora scrivere è l’unica cosa che posso fare, altrimenti mi schiaccerebbero davvero.» spiegò. Il suo sguardo, scuro e profondo, era tra i più penetranti che avessi mai visto in un paziente. -dal prologo.