ABSTRACT DEL KEBOOK
Contro la brutta situazione a Fiume – ha scritto Aldo Tardivelli – speravamo in un’insurrezione popolare che non avvenne, ma c’erano quelli che la desideravano. Continuarono per tutta la settimana d’aprile 1945 gli apprestamenti difensivi della Todt nazista. Giunse la notizia che Milano era insorta il 25 aprile e che Mussolini con altri gerarchi era stato fucilato e dopo morto, impiccato per i piedi. Stentammo a crederlo, non era possibile che i Partigiani italiani si fossero comportati in un modo così barbaro. Doveva essere un’invenzione della propaganda tedesca. Ci fu un vero inferno di fuoco, il 26 aprile. L’ansia e la curiosità spingevano i più coraggiosi a vedere ciò che stava accadendo in città. I Tedeschi se la squagliano e, il 3 maggio 1945, arrivano i titini. Ammazzano per primi gli autonomisti fiumani, come Mario Blasich, paralizzato; fu soffocato nel letto da quattro partigiani titini.