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La patria cercata, di Elio Varutti, un libro sui campi profughi in Toscana, recensione

Con testimonianze, è un’opera acuta sulla storia degli esuli giuliano dalmati accasatisi in Toscana negli anni ‘50. Ecco “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana"

  • Genere Memorie
  • Lingua Italiano
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La patria cercata, di Elio Varutti, un libro sui campi profughi in Toscana, recensione
Con testimonianze, è un’opera acuta sulla storia degli esuli giuliano dalmati accasatisi in Toscana negli anni ‘50. Ecco “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana"

ABSTRACT DEL KEBOOK

Ricca di testimonianze, è un’opera acuta e coinvolgente che descrive la storia degli esuli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia accasatisi in Toscana negli anni ‘50. Stiamo parlando de “La patria cercata. Ricordi di italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia in Toscana”, edito a Firenze da Aska nel 2025. Attraverso 176 pagine, 100 fotografie e documenti inediti, Varutti perlustra la vita nei campi profughi, nei villaggi per i rifugiati, o nelle case di Arezzo, Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Siena. Molti di loro transitarono per il Centro smistamento profughi di Udine. Nel libro è descritto il difficile cammino verso l’integrazione sociale per passare da profughi a cittadini mediante l’abitazione, la religione, il lavoro e gli affetti familiari, anche con matrimoni con gli autoctoni. Avevano perso la patria i profughi giuliano dalmati, a causa delle annessioni jugoslave del 1947. Con grande volontà la cercarono in altre località italiane, ritrovandola in vari luoghi toscani con grande umanità. È stato detto che questo libro non è solo una narrazione storica, ma un tributo alla resilienza e all’adattabilità umana nel contesto dell’esodo giuliano-dalmata, ascoltando varie campane. Grazie alla collaborazione di Claudio Ausilio, esule di Fiume a Montevarchi (AR) e di Francesco Ostrogovich per le immagini dei centri profughi di Massa Carrara.

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