ABSTRACT DEL KEBOOK
I titini hanno imprigionato i soldati italiani. Alla sera, scalzi e denudati, i marò furono portati il 21 aprile 1945 ad Ossero (a circa 5 km da Neresine, dove si erano arresi) e rinchiusi nella residenza del parroco, poi verso le ore 01,30 del 22 aprile i marò hanno dovuto scavare due fosse, una piccola e una grande, dietro il muro Nord del cimitero, vennero quindi fucilati e i loro corpi gettati dentro le buche. Quei ragazzi non avevano fatto del male a nessuno, anzi erano benvoluti dalla gente di Neresine e anche alle famiglie di etnia croata.