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L’occupazione cosacca in Friuli a fianco dei nazisti, 1944-1945

È stata descritta da certi autori, come Carlo Sgorlon, con toni letterari e folcloristici, esaltando la figura del generale Krasnov. Ma ci furono stupri, furti e uccisioni. Ricerca di Elio Varutti

  • Genere Storia
  • Lingua Italiano
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L’occupazione cosacca in Friuli a fianco dei nazisti, 1944-1945
È stata descritta da certi autori, come Carlo Sgorlon, con toni letterari e folcloristici, esaltando la figura del generale Krasnov. Ma ci furono stupri, furti e uccisioni. Ricerca di Elio Varutti

ABSTRACT DEL KEBOOK

La testimonianza di Maria Teresa Mezzavilla al figlio Alessandro Pirani, riguarda i cosacchi a Tarvisio, provincia di Udine «con canti e balli intorno al falò, senza aspetti negativi, come requisizioni, furti o violenze». Un'altra fonte è Angelo Degano, di S. Odorico di Flaibano, raccolta da Flavio Vidoni; parla dei cosacchi a Tarvisio: «Di ritorno dall’Austria, dove ero prigioniero e costretto a lavorare, ho visto tedeschi e cosacchi il 2 maggio 1945. Eravamo a piedi da Tarvisio. Abbiamo mostrato i libretti di lavoro e ci hanno lasciati passare (…) Ho saputo che i cosacchi avevano compiuto un massacro ad Avasinis, poco distante da dove il mio gruppo si era nascosto nel granoturco…». Più che a dei collaborazionisti filonazisti, certi autori hanno guardato al povero popolo riluttante ad accettare il comunismo, quindi gettato in esilio dalla storia. Lo stupro c’è e viene documentato in vari modi. Don Giuseppe Treppo fu ucciso dai cosacchi a Imponzo, frazione di Tolmezzo, come ha scritto Paolo Patui, con un colpo alla testa, dopo averlo condotto per le strade del paese, con percosse, insulti e sputi, perché aveva osato difendere le ragazze del paese dalle molestie della soldataglia mongola; vedi pure la ricerca di Gregorio Venir.

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